Comincia oggi la seconda parte del ritiro del Toro, in quel di Chatillon, che accompagnerà la squadra nella preparazione praticamente a ridosso della Coppa Italia. Per i granata, la nota meta valdaostana costituisce una nuova destinazione, tutta da scoprire. Per anni, Chatillon è stata la sede del ritiro della Juventus, che proprio quest’anno ha deciso di non rinnovare il suo accordo e allenarsi altrove.

 

È, ad ogni modo, decisamente abituata a ospitare squadre calcistiche professioniste Chatillon, che vanta una struttura sportiva di comprovato livello. Se si esclude l’intero palazzetto con capmo di pallavolo, calcio a 5, e un centro benessere particolarmente attrezzato, il centro sportivo “Brunod” comprende, infatti, oltre al campo di calcio anche una palestra, e dei campi da tennis. Il tutto collegato attraverso un tunnel, che permette di raggiungere rapidamente la meta prescelta.

 

Buona anche la capienza dello stadio, che conta due tribune coperte per un totale di circa duemila posti a sedere. Il terreno di gioco, completamente in erba, viene curato quotidianamente e nel corso degli anni ha dimostrato di aver poco bisogno di grossi interventi manutentivi straordinari: giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, l’erbia viene taglia e bagnata, così da mantenere al meglio le caratteristiche richieste dalle varie squadre professionistiche che dal 2000 decidono di andare in ritiro a Chatillon.

 

Per i tifosi, poi, raggiungere l’impianto non sarà complicato: se si viene in macchina, bisognerà andare in direzione di Aosta; arrivando invece in treno, dalla stazione basterà recarsi in centro per prendere poi gli autobus che porteranno direttamente a destinazione. È previsto, tra l’altro, un buon afflusso di tifosi da Torino, vista la distanza non così proibitiva che separa Chatillon dal capoluogo piemontese. La Val d’Aosta si prepara a tingersi di granata, e ad accogliere al meglio la squadra di Ventura per questi dieci, e importantissimi, giorni di duro lavoro.

 

 


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